BRANO TRATTO DAL SAGGIO "FUTURO"


Cristovam Buarque


(…) Adesso, l'ora della verità. O facciamo di tutto il pianeta un immenso Sud Africa, nel quale un miliardo avrà i vantaggi della modernità e del futuro così come intendiamo noi, mentre quattro miliardi rimangono dimenticati, emarginati, oppure creiamo un altro futuro! Allora uno può dire: ma proprio il Sud Africa? Sì, dico Sud Africa non dal punto di vista razziale. Quel paese sta abbandonando l'esclusione razziale per fare come il Brasile, un'esclusione sociale. Il Sud Africa si "brasilianizzerà" e noi ci "sud-africanizzeremo", non nel senso razziale, ma di renderlo noto: i poveri non sono ammessi sulla spiaggia, come molti dicono già. I poveri non devono entrare nelle città. Questo, prima o poi, sarà fatto. I poveri non sono ammessi negli ospedali, nelle scuole, nei ristoranti, nei negozi di giocattoli. Questo esiste già. Solo che non viene scritto. Deve essere scritto per poter mantenere i privilegi. I poveri hanno scoperto dove sono le cose e ci vanno. Questo è il problema dell'Europa. I poveri vanno verso l'Europa. I poveri vanno verso Ipanema , così come i neri sono andati in altri quartieri del Sud Africa. Questo doveva essere fermato. Non vedo altra via per proseguire la modernità tecnica se non un'immensa apartheid, estesa per tutto il pianeta. Non è quella del Primo mondo contro il Terzo, ma dei ricchi contro i poveri, ovunque siano.
È ovvio che questa situazione si manterrà solamente se si porterà avanti, rigidamente, il progetto tecnico, utilizzando la biotecnologia per far sì che questi quattro miliardi di esclusi siano non solo esclusi ma siano di fatto differenti. Questo sta già accadendo. Una persona che mangia correttamente, che va in palestra, che è robotizzata da operazioni, impianti e trapianti, bypass, vitamine, computer per sviluppare la sua capacità creativa è uguale a quei bambini della Somalia o ai poveri dei piccoli paesi brasiliani? No. A poco a poco stiamo costituendo non poveri e ricchi, ma due specie di esseri umani. Allora sì, il futuro avrà la sua possibilità di rinascere, proseguendo lo stesso percorso di prima. Ma questo sarebbe un futuro incompatibile con tutti i sogni che vengono dall'Illuminismo. Bisogna ricordare che i meravigliosi maestri greci che hanno creato ciò che abbiamo oggi di bello ed etico, i nostri "padrini" greci la praticavano già . Essi erano democratici. Gli schiavi erano barbari e non dovevano votare. Essi avevano risolto il problema, creando la differenza. Il capitalismo e l'Illuminismo hanno provato a mantenere la disuguaglianza abolendo la differenza: si eliminò la schiavitù, tutti hanno gli stessi diritti. Bellissima dichiarazione delle Nazioni Unite. Le costituzioni di ogni paese sono meravigliose. Ma questo si è esaurito. Penso addirittura che tutti credevano che un giorno tutti sarebbero stati ricchi e tutti avrebbero consumato immensamente. Ma questo è impossibile. Lo strato d'ozono soffre, le foreste protestano, il pianeta protesta. Non è possibile aumentare il numero dei consumatori se non riduciamo la quantità di consumo. Siccome nessuno vuole farlo, assumiamo, è ciò che molti cominceranno a dire, e altri praticano già senza dire, riprendiamo la differenza che c'era prima dell'Illuminismo. Diciamolo che ci sono due specie di esseri umani. (…)

 

(Traduzione di Julio Monteiro Martins insieme ai suoi studenti dell'Università di Pisa: Alessandra Pescaglini, Chiara Zucconi, Barbara Tonino, Ilaria Fagiolini, Lorenzo Tamburini, Martina Pierini, Massimiliano Vitali, Matteo Badalamenti, Patrizia Scorziello, Serena Benassi e Tatiana Sforzi)




Cristovam Buarque, ex governatore di Brasilia, creatore del programma Bolsa-Escola ed ex rettore dell'Universidade de Brasília, è uno dei principali intellettuali del Partido dos Trabalhadores, il PT brasiliano.




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