Tre poesie

Adélia Prado




Il giorno dell'ira

Le cose più tristi,
il rolomag, il test di Cooper,
la carne molle tremante fra le cosce,
spariranno quando suonerà la tromba.
Ci leveremo come dei,
con la bellezza delle cose che non hanno mai peccato,
come gli alberi, come le pietre,
perfetti e degni d'amore.
Quando passerà l'angelo,
l'uragano ardente del suo volo
asciugherà le ferite,
le secrezioni sviate dai loro vasi
e le lacrime.
Le città resteranno silenziose, senza un veicolo:
solo i piedi dei loro abitanti
riuniti sulla piazza, in attesa dei loro nomi.



Annunciazione al poeta

Ave, avido,
Ave, fame instancabile e bocca enorme,
mangia.
Da parte dell'Altissimo ti concedo
che non riposerai e tutto ti ferirà a morte:
la spazzatura, la cattedrale e la forma delle mani.
Ave, pieno di dolore.



Colloquio

Un uomo qualunque mi domandò:
che cosa pensi del sesso?
Una delle meraviglie della creazione, risposi.
Restò disorientato, poiché confonde le cose
e s'aspettava che io dicessi maledizione,
solo perché prima gli avevo confidato: il destino dell'uomo è la santità.
La donna che mi domandò piena d'odio:
lei si depila là in basso? lo domandò sorridendo,
pensando che così mi poteva meglio assassinare.
Magnifici sono il calice e la verga che contiene,
peloso o no.
Santo, santo, santo è l'amore, poiché viene da Dio,
non poiché uso guanto o rasoio.
Che cosa può contro di lui l'escremento?
Anche la rosa, che cosa può in suo favore?
Se "copre la moltitudine dei peccati ed è benigno,
come la morte duro, come l'inferno tenace",
riposa nel tuo amore, che starai bene.





In lingua originale:


O dia da ira

As coisas tristíssimas,
o rolomag, o teste de Cooper,
a mole carne tremente entre as coxas,
vão desaparecer quando soar a trombeta.
Levantaremos como deuses,
com a beleza das coisas que nunca pecaram,
como árvores, como pedras,
exatos e dignos de amor.
Quando o anjo passar,
o furacão ardente do seu vôo
vai secar as feridas,
as secreções desviadas dos seus vasos
e as lágrimas.
As cidades restarão silenciosas, sem um veículo:
apenas os pés de seus habitantes
reunidos na praça, à espera de seus nomes.



Anunciação ao poeta

Ave, ávido.
Ave, fome incansável e boca enorme,
come.
Da parte do Altíssimo te concedo
que não descansarás e tudo te ferirá de morte:
o lixo, a catedral e a forma das mãos.
Ave, cheio de dor.



Entrevista

Um homem do mundo me perguntou:
o que você pensa do sexo?
Uma das maravilhas da criação eu respondi.
Ele ficou atrapalhado, porque confunde as coisas
e esperava que eu dissesse maldição,
só porque antes lhe confiara:
o destino do homem é a santidade.
A mulher que me perguntou cheia de ódio:
você raspa lá? Perguntou sorrindo,
achando que assim melhor me assassinava.
Magníficos são o cálice e a vara que ele contém,
peludo ou não.
Santo, santo, santo é o amor que vem de Deus,
não porque uso luva ou navalha.
Que pode contra ele o excremento?
Mesmo a rosa, que pode a seu favor?
Se "cobre a multidão dos pecados e é benigno,
como a morte duro, como o inferno tenaz",
descansa em teu amor, que bem estás.



(Traduzione dal Portoghese di Goffredo Feretto. Queste poesie sono parte dell'antologia in preparazione "Adélia Prado - Poesie", che uscirà prossimamente)



Adélia Luzia Prado de Freitas è nata nel 1935 in Brasile, a Divinópolis, nello stato di Minas Gerais. Sposata, madre di cinque figli, ha pubblicato il suo primo volume di poesie, Bagagem, nel 1976. Singolare la storia di questo esordio: l'autrice invia una lettera e gli originali di alcune sue liriche al poeta e critico letterario Affonso Romano de Sant'Anna che parla di questi testi a Carlos Drummond de Andrade, uno dei nomi più prestigiosi del panorama letterario brasiliano. Successivamente, in occasione della presentazione del volume di poesie Contato di Marly de Oliveira (Rio de Janeiro, 9 agosto 1975), Drummond de Andrade suggerisce all'editore Pedro Paulo de Sena Madureira di pubblicare il libro di Adélia Prado, giudicando "fenomenali" le sue poesie. Il giorno seguente, lo stesso Drummond invia all'editore gli originali di quello che sarebbe diventato Bagagem. Sena Madureira, entusiasta, decide di pubblicare il libro della Prado nella medesima collana in cui era uscita l'opera di Marly de Oliveira. Il 9 ottobre, Drummond de Andrade pubblica un articolo sul "Jornal do Brasil" nel quale elogia il lavoro ancora inedito di Adélia Prado. Immediatamente l'autrice diventa un caso letterario.
In seguito, nel corso degli anni e sull'onda di un sempre vivissimo interesse da parte della critica, escono altre raccolte poetiche: O Coração Disparato (1978), Terra de Santa Cruz (1981), O Pelicano (1987), A Faca No Peito (1988), Oráculos de Maio (1999). In prosa la scrittrice brasiliana ha pubblicato: Solte Os Cachorros (1979), Cacos Para Um Vitral (1980), Os Componentes Da Banda (1984), O Homem da Mão Seca (1994), Manuscritos de Felipa (1999), Filandras (2002).
Con il volume O Coração Disparato, Adélia Prado ha vinto il Prêmio Jabuti, il più rinomato riconoscimento letterario del Brasile.


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