OSAMA YASEEN (DFLP)



L'intervista si è svolta il 17-08-06 negli uffici di Fatah dell'università Al-Najah di Nablus. Osama Yaseen (22) è un rappresentante studentesco del Fronte Democratico per la Liberazione della Palestina (DFLP), studia legge e si presenta con una maglietta di Che Guevara color sabbia.


Domanda. Cosa si può dire sulla storia del DFLP? Quanti iscritti ha il partito?

Risposta. Circa 28-30.000. Il DFLP si è costituito nel 1969 da una scissione nel PFLP (Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina), dopo che erano sorte divergenze di principio. Il PFLP sotto la guida di George Habash si orientava verso un socialismo arabo di matrice nasseriana, mentre l'oppositore Niaf Havatmeh voleva indirizzare l'organizzazione secondo un'impronta strettamente marxista-leninista, e cosí si arrivò alla scissione. Nel 1974 il PFLP è tornato su posizioni marxiste-leniniste ma la separazione è restata.

D. Siete comunisti?

R. No, non necessariamente. In primo luogo il partito è aperto agli avversari del capitalismo. Siamo concentrati sui problemi dei lavoratori e dei poveri e cerchiamo di migliorare le loro condizioni di vita.

D. All'interno del vostro partito è rilevante il tema religioso?

R. No, ma ognuno è libero di pregare.

D. Come sono oggi i rapporti tra il PFLP e il DFLP?

R. Entrambi lottano per la medesima causa e hanno pensieri comuni, si vedono come due parti di uno stesso corpo. Alle elezioni entrambi costituiscono le maggiori organizzazioni della sinistra palestinese.

D. Siete stati influenzati dagli scritti di filosofi francesi come Foucault o Derrida?

R. No, ma cerchiamo di applicare in maniera moderna e flessibile le idee marxiste alla realtà.

D. In cosa vi distinguete dal PPP, che si orienta anch'esso a Marx?

R. Il DFLP crede nella resistenza militare e nella rivoluzione, il PPP no. Il DFLP dispone di un'ala militante.

D. Fai parte anche tu dell'ala militare? Di quanti uomini si compone?

R. Non lo so. L'ala militare si considera in primo luogo come parte della resistenza contro l'esercito israeliano. Dopotutto viviamo sotto occupazione.

D. Avete contatti con gli anarchici?

R. Coloro che non credono nelle gerarchie sono semplicemente vanitosi ed egocentrici. A mio parere non vedono quello che accade veramente nella regione. Ma capisco quello che intendi. Nel DFLP i problemi vengono discussi alla base e i risultati poi trasmessi verso l'alto. La dirigenza li discute e analizza a sua volta con la base e poi le decisioni vengono prese insieme.

D. Conosci L'EZLN?

R. No.

D. Ci sono martiri nel DFLP?

R. Sí, parecchi. Quelli che non vengono fatti passare ai posti di controllo tentano spesso attraverso le montagne, solo cosí sono stati uccisi in molti. A parte questo, 13 dirigenti del DFLP sono già stati assassinati nell'espletamento delle loro funzioni.





Traduzione di Antonello Piana.
Tratto da FLOPPY MYRIAPODA (www.subkommando.pappelschnee.de), nr. 4, inserto di GEGNER, nr. 19



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