L'ELEMENTO DELLA LUCE E' L'OCCHIO

Francesca Matteoni



Così me ne stavo, i bulbi nella mano, in luce denudata
al banco dove sedeva l'occhio
e il guercio fatto savio m'ammiccava
intorbidando il viso nella fonte;
spruzzava inganno e luce tutt'attorno -

Nell'infittirsi asciutto delle notti
la luce germinava sul mio sonno
un verme cieco all'alba
scialba la luce sciroppava per i vicoli inciampando

e mi sentivo azzurra dentro i fiati della nebbia
mi sentivo verde nello straccio della pelle
mi sentivo rossa e rotolavo rossa nell'imminente sangue della fossa -

La luce inacidiva piatta sullo stagno
Giallo! un pugno di luce un dio
Verrai a farmi dio? Vieni e fammi dio!

Smembrami spezzami modellami disserrami
mangiami ingollami spolpami ipotizzami

La luce scuce e ricuce
colorazioni labili affogano falene
lampioni a notte sbiancano in tulles di ballerine
uno slargo di luce nell'aria lo sbrano di luce

e in luce ignota sto
languente in luce sto
nel nulla-luce sto

Finché sull'orlo inceppa e cade l'occhio
trotta caracolla il nervo al fuori
al suolo crudo un chicco
e se lo porta il corvo dentro al becco.





Francesca Matteoni è nata a Pistoia il 25/01/1975 e lì risiede. Studia Storia delle Religioni presso la Facoltą di Lettere e Filosofia dell'Universitą di Firenze. Lavora come assistente generica di una ragazza psicotica per i servizi sociali della sua cittą. Alcune sue poesie sono apparse su Ellin Selae, Erba d'Arno e Semicerchio (selezione del Corso Interculturale di Poesia anno 2000).



        
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