IL MERCATO-MAGICO

Leandro Konder


Cos'è esattamente il Mercato?
Leggendo i giornali e le riviste, guardando e ascoltando i dibattiti, le interviste e la TV, scopriamo che il Mercato ora è calmo, ora è nervoso. Ci informano riguardo ai suoi capricci, le sue preferenze, i suoi sospetti, le sue paure.
Il Mercato ha sempre avuto la tendenza ad espandersi; ad ogni nuova porta aperta corrisponde un nuovo impeto di crescita. In poco tempo, esso ha assunto dimensioni gigantesche.
Da secoli il Mercato è soltanto un luogo; in passato però, era il luogo dove si riunivano i mercanti, dove erano offerte le merci.
Nella storia delle società, prima della società borghese o del modo di produzione capitalista, i mercanti svolgevano un ruolo dinamico molto significativo nella trasformazione delle condizioni pratiche di vita e delle istituzioni.
La borghesia, tuttavia, ha inventato una nuova funzione per il Mercato: ha fatto di esso il centro della vita sociale. L'ha trasformato in un dio esigente, che impone la forma in cui desidera essere adorato.
A partire dal momento in cui la società ha passato a girare attorno ad esso, il Mercato ha cominciato ad esigere dei superpoteri.. Ha rinunciato ad essere solo un luogo ed ha cominciato ad espandersi per tutta la terra, e tende ad occupare tutti i luoghi.
A partire da allora esso è diventato misterioso, invisibile, anche se onnipresente. Perciò tutti hanno cominciato a parlare dei suoi capricci, delle sue preferenze, delle sue diffidenze, delle sue paure, come se esso fosse un dio in persona.
In verità, il Mercato è solo un'istituzione. Chi gli conferisce l'apparenza di un dio superpotente, chi lo manipola da dietro le quinte - senza essere mai visto! - è il capitale.
La magia dei capitalisti consiste nel creare un ambiente nel quale loro non appaiono, sono nascosti dietro le cose che accadono nel mercato in movimento. Il nostro linguaggio quotidiano mostra bene questo "illusionismo". Diciamo "è salita la benzina" oppure "è abbassato il formaggio", "il Beaujolais è arrivato", "il pollo è sparito", ma è piuttosto evidente che nessuna di queste cose fa un movimento a se stessa.
Cosa succede a quelli che movimentano questi oggetti? Perché questi individui si sono apparentemente volatilizzati? Per cercare di rispondere a tali domande dobbiamo affrontarne prima ancora un'altra: chi sono queste persone?
La risposta a quest'ultima domanda comincia a chiarire la situazione. Gli individui che non sono identificati sono i proprietari degli oggetti.
La grande magia del Mercato nell'economia "globalizzata" sta nel montaggio di un sistema che mobilizza le cosiddette "grandi corporazioni" e che - in contrasto con il capitalismo dell'Ottocento - compare come un meccanismo sottile, complesso e delicato, che è controllato da tecnici e non più dai proprietari (che sono i migliaia di azionisti). La società capitalista, composta da queste corporazioni, è gestita allora sempre di più da un potere anonimo.
Questo è sicuramente uno dei conigli più grandi che il Mercato-magico estrae dal suo cilindro: si finge che c'è una democratizzazione del potere, che non sarebbe più in mano a nessun dittatore, già che nessuno può essere responsabilizzato personalmente per decisioni politiche prese da un comando politico senza volto.
Si può capire che il pubblico sia rimasto molto impressionato con lo spettacolo. Negli ultimi tempi, però, c'è sempre più gente convinta che quelli che detengono il "potere anonimo" hanno dopotutto un nome. E possono anche essere messi in galera.



 

Leandro Konder, filosofo e sociologo brasiliano, insegna Teoria Politica all'Istituto Bennett di Rio di Janeiro.


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