9

Wanda Coleman

quella notte Bob arrivò battendo alla sua porta.
era appena rientrata dal lavoro come
cassiera al supermercato e i suoi piedi
che l’ammazzavano, ed ecco arrivare un certo idiota
che-si-chiama Bob e bussa alla maledetta porta
entra con un veloce ok ok e urla “sta arrivando
la polizia. Nascondimi subito!” allora afferrò qualche
cosa per proteggere quel probabilmente ubriaco Bob,
il suo fucile calibro 22 che lei teneva per far paura
ai malandrini. poi aprì d’un pelo la porta ma prima
di riuscire a concludere questa drammatica mossa
la porta si apre di scatto e lei rimane acciecata dal
lampo che ficca la pallottola dentro il suo seno sinistro.
il proiettile penetra le costole su lato destro e uccide
il piccolo di otto mesi e mezzo che portava in seno.
tutto questo giustificato da una ispezione per droga
dove nessuna droga fu mai trovata dai poliziotti

soltanto un’altra X che lo segna




In lingua originale:


9

that night Bob came blamming on her door.
She had just gotten home from working
The register at the club and her feet were
Killing her, now here comes some numbskull
Sayhisnameis Bob knocking the damn door
In with some okey-doke about “here come da
Police. Hide me quick!”so she got something
For Bob’s jive probably-drunk ass, that .22
Caliber rifle she uses regularly to scare off
The riffraff. Then she cracked the door a taste
But beofre she could make her melodrama move
It slammed open and she was blinded by the
Flash as she took a shot in her left breast.
The bullet entered her right rib cage and killed
The 81/2-month-old baby she was carrying.
All this behind a supposedtobe drug bust where
No drugs were found by the officers in charge

Jest another X marking it

(Traduzione: adeodato piazza nicolai. Poesia tratta da: Negroide metafisico / Metaphysically Niggerish)



Nata nel 1946, Wanda Coleman è cresciuta a Los Angeles, nel quartiere di Watts, famoso per la sua rivolta nell’agosto del 1965. Dopo quella insurrezione etnica si associò con un gruppo di giovani attivi in varie organizzazioni che erano state stabilite per sfruttare in modo positivo le energie “riottose” di questi Afro Americani. Come giovane madre dipendente sull’assistenza sociale, decise di diventare una scrittrice.
Ha lavorato come segretaria ospedaliera, editore di una rivista, giornalista e autrice di testi per il cinema. Per la sua poesia ha ottenuto borse di studio (Literary Fellowships) dalla National Endowment for the Arts e dalla Fondazione Gugghenheim. Nel 1990 ha ricevuto il Premio Harriet Simpson Arnow, dato dal California Arts Council per La voce americana / The American Voice. Ha ottenuto nel 1999 il Leonore Marshall Poetry Prize per il suo volume Vino acqua-di-bagno / Bathwater Wine, presentato dalla Academy of American Poets, dalla rivista “The Nation” e dalla New Hope Foundation. E’ l’autore di Imagoes (1983), Blues di una donna pesante: poesie & storie 1968-1986 / Heavy Daughter Blues: Poems & Stories 1968-1986 (1987), Guerra di occhi e altre storie / A War of Eyes & Other Stories (1988), Malattia africana del sonno / African Sleeping Sickness (1990), Danza a mano / Hand Dance (1993), Nativo in una terra strana: prove e tremori / Native in a Strange Land: Trials & Tremors (1996), Fianchi mambo e finzione: romanzo / Mambo Hips & Make Believe: A Novel (1999), e Mercurocromo / Mercurchrome (2001) – tutti libri stampati presso la Black Sparrow Press.



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