STRADA DEI CIARLATANI

Konstanty Ildefons Galczinski

Nessuno ama i ciarlatani.
Sempre soli.
Ma per lor gli astri lontani
lassù splendono e quaggiù.
Strani alcooli
entro l'ombra misteriosa
sempre più
essi bevon senza posa.
E spaventano di sera
con bestemmie da galera.

Nuove tavole su fingono
in smeraldo ben temprate
e i lor segni vi dipingono
con il sangue d'illibate.
Che mistero che spavento
certi numeri hanno in sé:
il diciotto, il quattro, il tre;
Gèova imprecasi e il Redento
Cristo Re.

Scrivon libri i ciarlatani
sul Papato.
Sempre a notte hanno sparlato
degli affari vaticani.
Sempre a notte qui i sussulti
scricchiolanti dei singulti:
piangon stelle ingarbugliate
delle torri alle vetrate.

Sfinitissima la luna
quando spande sue mollezze
dal terror nell'ombra bruna
gli alcool traggono dolcezze.
Ma pur gli alcooli son vani:
smeraldini i ciarlatani
d'un mentito lacrimare
fan la notte crepitare.

Oh la quiete languorente
del mattino
già l'aurora fa il suo inchino
umilmente.
Scampanio, scampanio, scampanio.
Nostro Dio,
or rimetti il peccar vano
a 'sta gente:
ché tu pure sei, egualmente,
ciarlatano.

(Traduzione di Nullo Minissi)


Nel XX sec la letteratura polacca ha un posto di maggior rilievo di quanto non si consideri. Abbandonati i motivi dominanti della tradizione, legati alle questioni nazionali, essa nelle forme e nel contenuto risponde in maniera originale alle innovazioni che hanno sconvolto i temi e le forme della letteratura occidentale sulle due rive dell'Atlantico. La poesia in particolare ha figure di rilievo, e tra queste Konstanty Ildefons Galczinski (leggi, approssimativamente, gaucínschi). Nato e morto a Varsavia (1905-1953), ha congiunto tre orientamenti indipendenti - lirismo, surrealismo e grottesco - in un'espressione originale che tocca tutti i toni e tutte le forme, dalla lirica piú intensa alla canzonetta, in una lingua insieme letteraria e colloquiale. Un racconto breve uscito (prima che nell'edizione completa delle opere) una volta sola in 200 esemplari, L'Asinello Porfirio, rinnova la favola milesia e ne fa il capolavoro (sconosciuto) del surrealismo e dell'assurdo. All'assurdo ha dedicato il miniteatro dell'Oca verde che ebbe grande riflesso in Polonia e qualche prosa. La poesia, che spesso assume maniere da cantastorie e temi occasionali, comprende però diversi componimenti tra i piú importanti della poesia moderna.
Il testo tradotto non è il migliore ma tra i piú noti.


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